Stupenda avventura quella del giovanissimo ingegnere elettronico agnonese. Difficile immaginare, vivendo in una piccola cittadina dell’entroterra appenninica, che un nostro concittadino a soli 28 anni va in missione e vive una esperienza estrema, per ben 13 lunghi mesi, per motivi di lavoro finalizzato alla ricerca, in Antartide, il continente più meridionale della terra, presso la base Concordia, che si trova a 1500 km nell’entroterra.
Invece l'ingegnere Antonio Litterio, dopo aver conseguito la laurea presso l'Università di Genova, decide e riesce, dopo una lunga e dura selezione, ad andare in missione in Antartide, un continente ghiacciato più grande di Cina e India messe insieme, meraviglioso e allo stesso tempo inospitale.
L'abbiamo conosciuto perchè in questo periodo è a Agnone per una breve pausa dal suo impegnativo lavoro. La sua famiglia vive a Agnone. Per l’occasione, ha presentato, presso Palazzo San Francesco un documentario veramente affascinante : "Ai confini della terra tra i ghiacciai antartidi, tra emozioni, filmati e fotografie. Antonio Litterio racconta un viaggio ai confini della realtà" Bellissima serata, che ha coinvolto sul suo interessante viaggio- lavoro, un numeroso pubblico.
Ha raccontato che fin da piccolo amava la tecnologia, e dopo gli studi a Agnone, mentre era a Genova, studente in Ingegneria Elettronica,una sera accese la televisione e per caso guardò un documentario che parlava di un gruppo di persone, ricercatori e ricercatrici,elettricisti,ingegneri elettronici, meccanici,informatici, medici di molteplici nazionalità, che vivevano ai confini della terra, nelle basi scientifiche internazionali del Polo Sud, fra pinguini e ghiacciai.
Appena conseguita la laurea partecipò al bando dell'Unità Tecnica Antartide (UTA) dell'Enea e fu assegnato al Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) per partecipare alla 26^ missione italiana presso il continente chiamato anche White Mars, perché è il posto sulla Terra più simile a Marte. Partecipò alla selezione per la missione di durata di 1 anno, con partenza il 2 novembre del 2012
Ascoltare il suo racconto e' come entrare in un film:
” il viaggio a tappe, la partenza da Roma per arrivare in Nuova Zelanda, aspettare le circostanze favorevoli per poter continuare il viaggio con un aereo militare che ha una scorta di carburante solo per 5 ore di volo, il tempo per arrivare in Antartide, ma il carburante potrebbe non essere sufficiente per arrivare a destinazione, perciò a metà del percorso i piloti devono decidere se proseguire o tornare indietro”
Le prime immagini della "impressionante" distesa di ghiaccio, le montagne di ghiaccio, l’Altopiano Antartico, tavolato di ghiaccio con spessori che nella parte orientale possono superare i 4 000 mt di quota ed è qui che si misurano le temperature più basse del mondo.
“Atterri e ti trovi nella baia, davanti a te ci sono le scogliere, ti sembra essere in alta montagna, invece sai che sotto i tuoi piedi ci sono 600mt di mare , e ti separano dalla terra questi 600 mt di mare dai 70 ai 2 mt di spessore di ghiaccio”
La difficoltà che si incontra nel respirare che dura per tutto il periodo di permanenza. Vivere al buio per lunghissimi mesi, la grande emozione nel rivedere la luce!
Un ambiente estremo, tra buio e gelo, dove i ricercatori italiani sono protagonisti da oltre 30 anni Ma l'Antartide rappresenta un grande continente destinato alla ricerca: Ecologia, osservazioni astronomiche, medicina, farmacologia, non c'è praticamente campo scientifico che non si sia avvantaggiato delle scoperte effettuate nell'eccezionale laboratorio a cielo aperto di questo continente.
"Mentre il livello dei mari si sta innalzando a causa dello scioglimento dei ghiacci e il sistema climatico sembra essere impazzito, il Polo Sud è un punto di osservazione unico per cercare di prevedere il futuro della Terra e prepararsi ad affrontarlo" afferma.
L'ingegnere Antonio Litterio insieme ad altri coraggiosi e preparati professionisti, uomini e donne, gli scienziati, in Antartide, a 16 mila chilometri e 40 ore di volo da casa nostra,hanno cercato e cercano la chiave della sopravvivenza dell’uomo sul Pianeta.
"Il mio lavoro e' stato di supporto, afferma, il merito e' degli scienziati, i ricercatori che spendono anni per capire e interpretare. Nel 1998, nella base Concordia,a 3200 mt di quota, su 3000 mt di ghiaccio, fu fatta una perforazione di ghiaccio di 3000mt, si è presa una carota di ghiaccio di 3000 mt. Sul ghiaccio, quello che si osserva, in sostanza, sono le variazioni del clima, nelle varie ere, da 700mila anni fino al giorno d'oggi, ma negli ultimi strati, dal 1800 circa, in su si osserva una impennata importante della CO2, e di altri elementi che portano ai cambiamenti climatici, all'effetto serra. Non si ha la certezza, ma quello che si osserva,e' che l'essere umano, in un certo modo, incide sul cambiamento climatico"
Ha posto l'accento sull' importanza della ricerca in tutti i campi e di quanto sia importante investire risorse in questo settore, purtroppo non tutti gli stati investono in ricerca e dice:
“ma e’ un investimento a lunghissimo termine, che ti permette di migliorare la qualità della vita dell’essere umano. I Poli sono le aree più sensibili, una sorta di sentinelle capaci di avvisarci in anticipo dei cambiamenti in atto, e offrono allo stesso tempo la possibilità di studiare la storia della terra intrappolata nei ghiacci vecchi di oltre un milione di anni. Solo conoscendo ciò che è successo in passato possiamo rendere le nostre previsioni sempre più precise e prepararci ad affrontare i cambiamenti"
"L'Antartide e' un posto incredibile, particolare, già solo il viaggio ti segna. Per me una esperienza unica"
Cosi ha concluso. Dopo la missione in Antartide l'Ingegnere Litterio è tornato alla vita "normale"? No, e da lui aspettiamo il prossimo fantastastico racconto sulla missione alla quale sta lavorando, a favore del progresso dell’umanità!